Il miglior modo per imparare qualcosa è insegnare le proprie passioni agli altri e trasmettere efficacemente i propri messaggi di valore
Un professionista per definirsi eccellente è in primo luogo una persona focalizzata sulla propria crescita e centrata sui propri valori ed obiettivi.
Per riuscire a fare ciò che vuoi e per farlo al meglio c'è bisogno di distinguersi, di capire la propria mission personale e professionale e capire qual è il proprio valore aggiunto, ovvero sapere di sapere, saper fare e sopratutto saper ESSERE.
Molto spesso però restiamo ingabbiati nelle nostre convinzioni, di ciò che vorremmo e non possiamo ottenere. Ciò determina una dedizione ad attività poco essenziali, infatti il tempo scorre via e con esso la possibilità di dedicarlo a ciò che rende realmente le giornate degne di essere vissute.
Tutte le persone che non riescono ad ottenere ciò che vogliono hanno in comune l'incapacità di sviluppare un pensiero strategico ovvero un pensiero volto all'azione.
Pensare in modo strategico ti consente di vedere tutte le attività di qualsiasi area della tua vita in modo ingegnoso; ti consente di focalizzarti solo su ciò che per te è determinante e parallelamente ti porta ad evitare le cose che ti mandano fuori strada.
Attuare un piano strategico vuol dire invitare se stessi all'azione, come?
- Semplifica la tua vita: evita tutto ciò che è superfluo e che non ti stimola. Smetti di fare le cose giusto per farle e concediti il piacere di meravigliarti ogni giorno per ciò che stai facendo o per ciò che vuoi fare.
- Individua l'essenziale: misura i tuoi obiettivi, circoscrivili in un arco temporale e attua un planning che ti guiderà step by step per raggiungerli.
- Informati: resta aggiornato su tutto ciò che concerne il settore nel quale vuoi eccellere e fai la differenza. Il modo in cui nutri il tuo cervello influenza la qualità dei risultati che ottieni.
- Annulla il resto: elimina tutto ciò che non è funzionale al raggiungimento del tuo obiettivo, persone, cose, eventi, ... TUTTO! In questi casi meglio soli che male accompagnati.
- Ascoltati: ogni tanto fermati ed ascolta la tua voce interiore. A volte le cose sono molto più semplici di quanto immaginiamo.
Tutto qui? SI!
Allora che aspetti? Fissa il tuo obiettivo e mettiti all'opera!
Mi permetto di aprire il commento con una battuta...
RispondiEliminaSe Steve Jobs avesse applicato i punti 1, 2 e 4 semplicemente per come sono stati scritti, forse non avremmo la Apple, la Pixar, per lo meno per come sono oggi.
La necessità di focalizzarsi su un obiettivo è fondamentale per la sua riuscita ma chiudere l'ascolto ai segnali deboli potrebbe precludere opportunità o non rivelare problemi in arrivo.
La visione strategica o il pensiero strategico si alimenta della "visione dall'alto" che ci permette di comprendere l'insieme e il sistema in cui siamo connessi e la ridefinizione dell'obiettivo da un punto di vista più alto ("meta"), volto alla scoperta del "che cosa otterremo quando lo avremo ottenuto" ci porterà ad una definizione dell'intenzione dell'obiettivo che avrà molteplici possibilità di realizzazione.
Avremo quindi la possibilità di definire quali sono i modi per soddisfare quelle intenzioni, quali sono le risorse necessarie, quali piani di azione attuare, quali alternative abbiamo.
Comunque vada, i puntini si uniscono solo alla fine.
Ciao Cristiano.
RispondiEliminaTi ringrazio innanzitutto per aver lasciato il tuo commento a questo post.
Sicuramente i cinque punti presi in esame in questo articolo non sono né esaurienti né gli unici da prendere in considerazione per attuare un piano strategico ed eccellere.
Ciò che per me è importante evidenziare in questo post è che ognuno può prefissarsi un obiettivo ed attraverso piccoli suggerimenti, come quelli sopra indicati, può iniziare a capire in che direzione andare.
Ovvio che più grande e ambizioso è l'obiettivo, più il piano strategico sarà articolato.
La mia professione è volta ad incrementare la consapevolezza ed il benessere nelle persone. Poiché ho tanti esempi di persone che hanno difficoltà a credere in loro stesse, si convincono che non riusciranno mai a fare delle cose, si lasciano influenzare da ciò che gli altri dicono, hanno difficoltà a capire cosa vogliono e ciò che per loro è prioritario credo che con questa tipologia di articolo sia possa avvertire la spinta e la pulsione all'azione!
Per quanto riguarda Steve Jobs ti saluto con una sua citazione a me cara:
"Essere l'uomo più ricco al cimitero non mi interessa... Andare a letto la notte sapendo che abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso... quello mi interessa" ed è quello che interessa anche a me. ;)
Condivido il pensiero di Steve Jobs con cui mi saluti, e credo che il punto è sapere che abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso.
RispondiEliminaNella mia esperienza personale di coaching mi accorgo come i coachee capiscano la direzione che vogliono prendere nel momento in cui si sale di livello andando verso i valori, la missione e l'identità. Quando entrano in questa sfera accelerano in modo esponenziale.
Il punto è che i piccoli suggerimenti possono portare verso l'obiettivo (e qui dovremmo entrare anche nella buona formazione di un obiettivo) ma non è detto che lo facciano perché non è detto che questi siano più forti delle resistenze che hanno finora messo in atto.
L'interpretazione dei modelli senza inserirli in una visione sistemica (e quindi più ampia) rischia di far focalizzare le attenzioni su elementi che stanno in basso nella scala dei livelli logici (comportamenti e capacità) piuttosto che su ciò che determina l'attivazione di quegli elementi (credenze, valori, aspettative, missione, identità).
Prediligo l'uso della metafora sia nel far descrivere lo stato attuale al coachee che nel fargli descrivere lo stato desiderato. La metafora inconsciamente lo porta a ciò che per lui è importante e a fare un parallelismo immediato con quello che vuole implementare e di conseguenza all'obiettivo. Obiettivo che già in modo naturale risulta ben formato perché si appoggia sui valori e la missione (anche se non ancora esplicitati).
Quindi tornando al punto iniziale, cos'è qualcosa di meraviglioso? dal mio punto di vista è aver fatto un passo in avanti per compiere la propria missione e aver dato un significato a ciò che siamo chiamati a fare... a ciò che il nostro daemon ci ha guidati a fare sin da quando eravamo bambini.
È meraviglioso fare ciò che si vuole fare!
RispondiEliminaIl problema è riconoscere e capire ciò che ci piace fare. I livelli logici sono utilissimi a tale proposito e per questo concordo con ciò che dici.
Buona serata!
È meraviglioso fare ciò che si vuole fare!
RispondiEliminaIl problema è riconoscere e capire ciò che ci piace fare. I livelli logici sono utilissimi a tale proposito e per questo concordo con ciò che dici.
Buona serata!