lunedì 23 marzo 2015

Pillola della bontà: to be or not to be?

Studi scientifici di ultima generazione, propongono sempre più prodotti capaci di alterare i nostri stati d'animo e i nostri sentimenti. L'ultima novità arriva dall' University of California di Berkeley la quale, sta sperimentando e testando un farmaco che indurrebbe le persone ad essere più buone ed empatiche, la medicina in questione è denominata la pillola della bontà. La capsula sembrerebbe in grado di produrre artificialmente sentimenti di bontà, dovuto al tolcapone, sostanza chimica prodotta dal cervello e legata a sentimenti come la ricompensa e la motivazione.






Questa notizia è quasi la dimostrazione, che con tutti i nuovi studi legati alle neuro-scienze, sia possibile scegliere come sentirsi, come stare e che stato d'animo indossare. In realtà, non ridurrei tutto alla semplice assunzione di farmaci; il cervello che è l'autista per certi versi delle nostre emozioni, può già scegliere come stare, senza assunzione alcuna di medicinali.


Vediamo in che modo:
Studi scientifici testimoniano che tutte le nostre emozioni risiedono in una parte del cervello: l'amigdala; un gruppo di strutture tra loro interconnesse, posto sopra il tronco cerebrale, e che durante un'emergenza emozionale è in grado di sequestrare il resto del cervello e di imporre i propri comandi. Partendo da questo assunto, sappiamo anche che il cervello umano è stato creato per ricordare esperienze negative, ovvero una volta che si presentano esperienze di vita in grado di ferirci, queste restano come i nostri ricordi più indelebili; ecco anche perché si fa fatica ad adottare il thinking positive.

In base a queste due sole considerazioni,
in realtà la tematica è molto più ampia e complessa, l'amigdala una volta registrata un'emozione negativa, dettata da una esperienza non del tutto positiva, tende a ricordarla più volte. Cosa fare? L'utilizzo di strumenti di aiuto e supporto alla persona, come il Counseling o la PNL - programmazione neuro linguistica, sono in grado di favorire il pensiero positivo delle persone, di scardinare molte convinzioni che l'essere umano porta con se da sempre, di creare una progettualità per gli eventi futuri, di instaurare relazioni alla pari, di gestire i propri stati d'animo e sopratutto di riuscire a comprenderli.

Questo e molto ancora sono gli strumenti utili per l'evoluzione della nostra persona e della nostra consapevolezza. Credete davvero che la pillola della bontà sia utile? To be or not to be?

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