Ogni individuo, a seconda della propria natura e dei propri obiettivi di vita, intende il concetto di felicità in modo diverso; quando si presenta un'incongruenza tra questi due, la propria natura e gli obiettivi prefissati, che più tecnicamente possiamo chiamare come bisogni e desideri, incombono condizioni di malessere nell'individuo, tanto da portarlo alla frustrazione e ad una situazione di non benessere.
Obiettivo del Counselor è quello di portare ogni singola persona ad incontrarsi con se stessa, come sostegno e supporto psicologico,
con l'ausilio di diversi strumenti in grado di favorire l'evoluzione della persona.
Tra le attività che si svolgono in via preliminare in un colloquio di counseling, vi è quella dell'ascolto attivo ovvero la capacità di ascoltare il cliente senza nessun tipo di giudizio, senza influenze esterne, senza fare commenti o dare suggerimenti. Questo approccio alleggerisce lo stato d'animo del cliente il quale riesce a "confessarsi" liberamente e sfogare, sia i propri pensieri che le proprie emozioni.
L'ascolto attivo determina un supporto psicologico a sostegno del cliente tanto da renderlo protagonista. Attraverso l'ascolto attivo, il cliente ha modo di parlare con se stesso, di porsi anche domande che sino a poco prima non si era mai posto, di scriversi e raccontarsi, e di trovare così facendo la soluzione.
"Tu non mi capisci!" quante volte abbiamo detto o sentito questa frase? Bene. L'incomprensione tra due individui circa un argomento o un punto di vista, è dettata proprio dalla mancanza di ascolto attivo; ognuno vuole avere ragione e cerca in base alla propria idea di influenzare l'altro.
Affidarsi ad un counselor vuol dire aprirsi completamente, senza riserva alcuna, a ciò che siamo, pensiamo e facciamo.
"Raccontaci i tuoi problemi e parla liberamente.
Un fiume di parole allevia sempre le pene del cuore;
è come aprire lo scarico quando
la chiusa del mulino è troppo piena."
- The Merry Adventures of Robin Hood -
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